Giampaolo Pansa è stato giornalista e saggista italiano.
Laureatosi in Scienze Politiche all'Università di Torino, la sua tesi Guerra partigiana tra Genova e il Po sarà pubblicata nel 1967 da Laterza. Inizia giovanissimo la sua carriera giornalistica, entrando negli anni '60 al quotidiano torinese «La Stampa». Collaborerà poi con svariate testate, tra cui «Il Giorno», «Il Corriere della Sera», «La Repubblica», «Il Messaggero», «L'Espresso», «Epoca», «Panorama», «Il Riformista» e «Libero».
Scrittore discusso e prolificissimo, pubblica numerosi saggi e romanzi di grande successo. Tra questi ricordiamo Il sangue dei vinti (Sperling & Kupfer, 2003), La grande bugia (Sperling & Kupfer, 2006), I gendarmi della memoria (Sperling & Kupfer, 2007), I tre inverni della paura (Rizzoli, 2008), Il romanzo della guerra civile (Sperling & Kupfer, 2009), Il revisionista (Rizzoli, 2009), I vinti non dimenticano (Rizzoli, 2010), I cari estinti (Rizzoli, 2010), Carta straccia (Rizzoli, 2011), Poco o niente (Rizzoli, 2011), La repubblica di Barbapapà (Rizzoli, 2013), Bella ciao. Controstoria della resistenza (Rizzoli, 2014), Eia eia alalà. Controstoria del fascismo (Rizzoli, 2014), La destra siamo noi. Una controstoria italiana da Scelba a Salvini (Rizzoli, 2015), L'Italiaccia senza pace (Rizzoli, 2015), Il rompiscatole. L'Italia raccontata da un ragazzo del '35 (Rizzoli, 2016) e La repubblichina. Memorie di una ragazza fascista (Rizzoli, 2018), Quel fascista di Pansa (Rizzoli, 2019) e Il dittatore (Rizzoli, 2019) dedicato alla figura politica di Matteo Salvini. Il 27 marzo del 2003 è stato insignito dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana, su iniziativa dell'allora Presidente della Repubblica.